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Magliotto e Ferracin si aggiudicano il G.P. Primavera a Baldissero d’Alba

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Un cielo minaccioso, unitamente ad un’aria invero fredda per il periodo, accoglieva un discreto numero di corridori in quel di Baldissero d’Alba, intenzionati a disputare il “Gran Premio di Primavera”, nonché “Prima Prova del Campionato Provinciale Strada”.

Ad attendere gli atleti era il classico anello vallonato detto dei “Castagni” – da percorrersi sei volte con arrivo sul brevissimo strappetto in Baldissero -, ormai “reso piatto” dalle medie tenute.

Come sempre più spesso capita, purtroppo, la partenza più numerosa era la seconda, quella riservata agli atleti “over 50” e ciò in virtù del fatto che il ciclismo, almeno nell’Ovest del Piemonte, non sia certo in cima ai pensieri della gioventù, tanto più che quel serbatoio per il mondo amatoriale, che era rappresentato anni fa dalle società ciclistiche giovanili che militavano nella FCI, sia pressoché scomparso; ma tralasciamo questioni annose, e le cui analisi non ci competono, per dire della corsa: la prima partenza, quella riservata agli “Under 50” vedeva sin dalle prime fasi, e così per ben due tornate del percorso, un susseguirsi di una serie di scatti e contro scatti a cura dei più animosi, quali, tanto per citarne alcuni, gli alfieri della “Sanetti Sport”, Sanetti e Davi, Fissore (Team Bike Pancalieri), Criscione (Bike4Langhe), il tridente della “Aurantia”, Marchetta, Allois e Pacchiardo, Tommaso Boccardo (Team Poirinese), citato per nome per distinguerlo dal fratello Lorenzo, anch’egli valente agonista; ma era sul finire del terzo giro che si formava una fuga “importante”, costituita dai seguenti corridori: Marchetta, Sanetti e Altare (Sanetti Sport), Boccardo, Albiero (Scott Matergia) più un corridore di cui non distinguevamo le insegne e scusiamo per ciò con lui.

Pur riuscendo i sei avanguardisti a guadagnare sul gruppo una trentina, quarantina di secondi, gli inseguitori si rifacevano sotto tirati per un intero giro del percorso da Fissore e Criscione, tagliati fuori dal tentativo di fuga.

Annullata la fuga, come capita pressoché sempre appena dopo il ricompattamento del gruppo, si succedevano brevi e violenti allunghi, senza che però da questi ne sortisse un qualcosa in grado di cambiare le sorti della corsa. Era solamente all’ultimo giro, immettendosi nella zona dei “Castagni” che tentava il colpo risolutore Sanetti, prontamente seguito da Pacchiardo, ma anche quest’azione si esauriva senza produrre alcunché. Ripartiva, nella breve discesa che precedeva l’ultimo dosso prima del traguardo, Boccardo a cui lestamente si univa Magliotto (Veloplus Team) poco dietro il quale tentava il riaggancio al duo di testa, senza riuscirvi, Marchetta. A rompere gli indugi era Pacchiardo che, con un’imperiosa accelerata sull’ultima asperità, si riportava su Magliotto e Boccardo; pur tuttavia Magliotto, per nulla intimorito dall’asfalto umido e perciò infido per le poche gocce d’acqua nel frattempo cadute, affrontava “a tutta” l’insidiosa curva a sinistra che introduceva alla breve salitella ove era posto l’arrivo conquistando così la prima piazza, seguito dal veloce Altare che superava di slancio Pacchiardo, quindi Fissore, Minniti (Seven Club), Rignon (Roracco), Perosino (Team Bike Pancalieri), Boccardo (Team Poirinese), Sanetti e Davi (Sanetti Sport) a completare la “rosa dei dieci”.

Scoppiettante, fin dall’avvio di gara, pure il ritmo della corsa riservata ai più anziani, complice il fatto che fosse un bell’incentivo alla velocità il lungo rettifilo in leggera discesa in direzione di Ceresole d’Alba.

Tra i tanti attacchi e contro attacchi, scaramucce che portavano per poche manciate di secondi ad avvantaggiarsi sul gruppo i più baldanzosi – due le squadre più agguerrite, meglio organizzate e numericamente rappresentate: la locale ”Team Bike Pancalieri” e la ligure “Ciclistica Bordighera” -, si segnalava un solo tentativo di allungo degno di nota, quello operato dal duo costituito da Riva (Roero Speed Bike) e Accornero (Fornasari Auto) che, in buon accordo, percorrevano due tornate del percorso prima di essere ripresi da un gruppetto che, nel frattempo, era riuscito ad evadere dal controllo del gruppo.

Si formava così un drappello di una quindicina di elementi che constava, oltre ai due sopra menzionati fuggitivi, Accornero e Riva, i seguenti corridori: Finotto e Lentini (Team Bike Pancalieri), Sardi (Alessandro Ercole Edil), Dell’Erba (Ciclo Polonghera), Bausardo – all’ultimo giro purtroppo vittima di una foratura -, e Ragazzini (Asnaghi Cucine), Raviolo (Team Santysiak), Cucco (Dotta Bike Racing) – il corridore della “Dotta Bike Racing, tra i più attivi, sin dal principio di corsa -, Freno, Lanzo e Silvestri (Ciclistica Bordighera), Cenci (Ristorocycles Team) e Ferracin  (Vigor Cycling Team).

Ovviamente in un gruppetto sì nutrito scarso era l’accordo e difatti si susseguivano scatti e contro scatti che non producevano nulla di significativo visto che le molte “ruote veloci” presenti astutamente approfittassero di chi si metteva indirettamente al loro servizio riportandoli sotto a chi tentava di avvantaggiarsi con un ultimo assalto prima della volata ormai “annunciata”; nel frattempo, a complicare le cose, come già riportato nella cronaca della corsa riservata agli “Under 50”,  “due o tre gocce” d’acqua erano scese dal cielo e queste, rendendo in particolar modo scivoloso l’asfalto, determinavano la caduta, a circa duecento, duecentocinquanta metri dall’arrivo, nella curva a sinistra che immetteva sul rettifilo finale, del veloce Finotto – fortunatamente per lui solo una serie di seppur dolorose escoriazioni “da scivolamento”  le quali, pur tuttavia, non gli impedivano di rialzarsi e tagliare il traguardo.

La volata conclusiva vedeva, ancora una volta in questo 2023, primeggiare il plurivittorioso Ferracin su Cenci e Lentini, quindi, a seguire, la triade della “Ciclista Bordighera”, sempre assai partecipe e propositiva in corsa, cioè, nell’ordine, Silvestri, Lanzo e Freno, poi Cucco, Riva, Raviolo, Ragazzini, Dell’Erba, Accornero, Sardi e Finotto. La volata del gruppo inseguitore era appannaggio del velocista Fissore (Team Bike Pancalieri).

Esaurito il pathos agonistico, si passava alle premiazioni sotto la regia di Elisa Zoggia e dei suoi Collaboratori.

Prossimo appuntamento per la “Seconda Prova del Campionato Provinciale Strada”, martedì 25 aprile, a Macello (TO).

                                                                            Guido Ragazzini

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