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Marchetta e Testai sugli scudi a Givoletto (To)

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     Cronaca “1° prova Campionato Provinciale Strada Torino”                               

 

                         “G.P. Dedonato”

 

Se la volta precedente in cui fummo a Casanova per disputare il “GP di Primavera” vi era ad attenderci, per l’appunto, aria di primavera, a Brione per il “G.P. Dedonato” vi era un clima decisamente mite, quasi estivo.

Ciò nonostante, era solamente un centinaio di corridori – suddivisi nelle due solite partenze distinte per età -, a presentarsi per disputare competizione in percorso vario, presentando diversi saliscendi, nulla di particolarmente impegnativo, modesto il dislivello di mt. 550 circa spalmato su settanta chilometri di corsa, ma comunque in grado di rendere maggiormente divertente ed accattivante lo svolgimento della gara.

 

Nello specifico della partenza riservata agli “Under 50”, si faceva notare già dal primo giro la “Garda Scott Matergia” che, forte di una compagine particolarmente nutrita, metteva in fila il gruppo nei falsipiani adducenti a Casellette, per favorire l’attacco dei propri atleti più in forma, cioè Calandra, Albiero e Marchetta, manovra che non sfuggiva a Girardi e Pacchiardo (Aurantia) che seguivano i due a sua volta seguiti da due corridori del “Polito Cycling”.

Si formava quindi un drappello di sette corridori che veniva ben presto raggiunto dal gruppo tirato da altra squadra numericamente ben rappresentata, la “Cicli Dedonato” che non aveva compagni nel tentativo di fuga.

Avvenuto il ricongiungimento, nei falsipiani che portano verso Givoletto, capitava il fattaccio: un contatto fra due corridori provocava una caduta di parecchi atleti – fortunatamente senza gravi conseguenze, qualche danno ai mezzi che impediva ad alcuni di riprendere la corsa -, e spezzava in due il gruppo.

I “sopravvissuti” nel primo troncone, ricompattatosi nei pressi di San Gillio, si frazionavano nuovamente sotto la spinta dei tre corridori già sopra protagonisti in esordio di corsa: Albiero, Calandra e Marchetta a cui si univa Tommaso Boccardo (Team Poirinese) – citato per nome per distinguerlo dal fratello Lorenzo, anch’egli forte corridore -, Crivello (Ciclo Polonghera), Papa (Pedale Leynicese) e Berri (Polito Cycling).

La collaborazione nel gruppetto a tirare in testa si instaurava immediatamente, nonostante all’interno della fuga vi fossero ben tre corridori della “Garda Scott Matergia”, cosa questa che consentiva alla fuga di consolidarsi, giro dopo giro.

 

E difatti, com’era logico attendersi, alla penultima tornata, nei faticosi falsipiani in direzione di Casellette, il luogo dove più era facile procedere ad una selezione, forte della superiorità numerica della propria squadra, la prima azione per andare all’arrivo in solitaria era tentata da Marchetta, lestamente seguito da Boccardo e Berri.

Si formava quindi un terzetto, terzetto inseguito da Papa e Crivello che non riuscivano a riacciuffare il trio di testa e che, una volta esaurito il loro tentativo, si vedevano superati in contropiede da Calandra e Albiero che, dopo un breve inseguimento si riportavano sul trio in fuga.

Veniva così a formarsi un quintetto dove, nuovamente, era il “Garda Scott Matergia” ad essere predominante, quintetto che diveniva un plotoncino da sei, visto che Crivello riusciva a riacciuffare i cinque.

Tuttavia, da lì a poco, a furia di scatti e contro scatti operati dai corridori del “Garda Scott Matergia”, dei sei atleti ne rimanevano quattro in avanscoperta: il sopra ricordato terzetto della “Garda Scott Matergia” con Boccardo che in questa formazione percorrevano l’ultimo giro dei cinque previsti per presentarsi

a disputare la volata per l’assegnazione della vittoria: vittoria che era colta da Marchetta a braccia levate sul proprio compagno di squadra Calandra mentre il gradino più basso del podio era di Boccardo quindi, in quarta posizione, Albiero.

Pochi attimi dopo giungevano in due: Berri e Crivello, quindi Bruno (Team Poirinese), Mansuino (Vamac in Bici) e Mansani (Polito Cycling) a chiudere i primi dieci della classifica.

 

Diverso l’andamento della corsa riservata gli “Over 50” visto che al “pronti, via” era immediato l’attacco di Ferracin (Vigor Cycling Team) che trascinava con sé Ragazzini (Asnaghi Cucine), Cenci (Ristorocycles Team), Perucca (Ciclo Polonghera), Turco (Team Poirinese), Testai (Team Santysiak), Tumiati (Garda Scott Matergia) e Petruzzelli (Sanetti Sport).

Costituito un drappello di otto fuggitivi, fuggitivi che collaboravano attivamente in testa a tirare, creatosi un bel vantaggio sul gruppo inseguitore – vantaggio giunto fino a due minuti -, sembrava che questi sarebbero giunti al traguardo indisturbati, ma al suono della campana erano solamente più trenta i secondi di vantaggio sul plotone e ciò era probabilmente accaduto in ragione del fatto che la concordia fra gli otto era scemata già a due giri dal termine sotto gli attacchi di Turco.

Ricompattatosi l’ottetto, era Petruzzelli, nel tratto in falsopiano che riportava verso Givoletto, a provare l’allungo solitario che perdurava qualche chilometro e che si esauriva nella discesa verso San Gillio dove i sette compagni della fuga, ormai prossima ad essere riassorbita, lo riprendevano.

 

Poco dopo arrivava difatti veloce il plotone e le carte nuovamente si mischiavano: fuori dall’abitato di San Gillio, tentavano nuovamente la sortita Fissore (Team Pancalieri) e Ragazzini, ma il loro tentativo risultava effimero ed infruttuoso poiché ormai il gruppo “sentiva odore di arrivo in volata” e perciò non permetteva ad alcuno di prendere il largo.

Gli ultimi convulsi chilometri erano nel segno del “Team Santysiak” dove il sempre veloce Ostorero, insieme al compagno Grosso, si mettevano a disposizione del sodale Testai, portandolo avanti ed in posizione privilegiata affinché facesse prevalere il proprio spunto notoriamente veloce: e così avveniva, ottimamente pilotato dai compagni, Testai vinceva nettamente su Ferracin e Grosso, a seguire, Fissore, Cenci, Meneghini (Boscaro Racing Team), Perucca, Alparone (Ciclo Polonghera), Gentile (Team A Ruota Libera) e Maruca (Cicli Ilario), tutte ruote veloci e pronte a far prevalere le proprie doti di velocità in arrivi affollati.

 

Rimpiazzato il pathos agonistico dal solito clima colloquiale e divertito che si instaura tipicamente nel dopo corsa, si passava alle premiazioni sotto la regia di Elisa Zoggia e del suo Staff.

Prossimo appuntamento il 27 aprile a Murello (CN) per la “2° Prova del Campionato Provinciale Strada Torino”.

 

 

.                                                                            Guido Ragazzini

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