Lettera CSAIn al Presidente Mattarella
Eccell.mo Presidente della Repubblica Italiana
Sig. Dott. On.le Sergio Mattarella
E’ dopo una maturata riflessione e mesi passati a spiegare alle Associazioni, a dare loro speranza, forza nel resistere ed anche sostegni, che compio questo passo e mi permetto entrare tra le Sue innumerevoli cose da fare per assicurare a noi tutti un percorso giornaliero chiaro, sano e saldo nelle Istituzioni.
Chi le scrive è alla guida di uno degli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dall’Ordinamento sportivo del CONI, quindi dallo Stato italiano. Il nostro Ente fu pensato e fatto nascere da Angelo Costa, primo Presidente di Confindustria, nel 1954.
Per nascita e storia familiare, ho sempre seguito i binari istituzionali e le linee guida, quale salvaguardia specie in momenti di confusione come questo che stiamo vivendo, proprio per evitare che i nostri associati si scoraggiassero ulteriormente, viste alcune contrastanti informazioni.
Vengo al motivo che mi ha spinto a chiederLe un momento di riflessione, anche se sono sicuro che Lei Presidente, sia già al corrente: l’Ordinamento sportivo italiano riconosce quattro grandi gruppi “FEDERAZIONI; DSA; BENEMERITE ed ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA” e delinea un grande spartiacque tra sport Agonistico che tende alla preparazione Olimpica e Sport Amatoriale ancorché competitivo, detto comunemente Sport per tutti. Quest’ultimo è quello praticato dagli Enti di Promozione Sportiva, come CSAIn.
Gli EPS sono in rappresentanza di 5 su 15 all’interno del C.N. del CONI e 1 EPS è in Giunta CONI. Diversamente le Federazioni che sono tutte rappresentate.
Gli EPS coinvolgono circa ventimilioni di Cittadini, le Federazioni ne coinvolgono circa il 20%, ma svolgono il prezioso lavoro di costruzione dei “miti olimpici” che servono a tenere alta la nostra bandiera nazionale di scienziati e alta formazione dei valori dello sport. Vanto quindi di tutti noi.
Gli EPS svolgono il lavoro quotidiano di base, promuovendo una massa di attività, quale asse portante della formazione dei giovani e meno giovani per un sano impiego del tempo libero delle nostre Genti; quale prevenzione e supporto delle fasce deboli e a rischio. Contribuendo, senza enfasi alcuna ma in spirito di volontariato, al benessere psico fisico con ricadute positive sulle economie sanitarie. Noi di CSAIn applichiamo questi principi anche all’interno dei CRAL aziendali promuovendone il welfare.
Vengo al punto di riflessione e confronto che mi permetto rivolgerLe, cercando di riuscire a prevenire soglie di sfogo più visibili da parte del tavolo degli EPS, cosa che personalmente non condivido: ci troviamo in notevole difficoltà a “leggerci diversi nella rappresentanza e nei trattamenti riguardo la pratica sportiva che oggi si concede a un tesserato di una Federazione del CONI a differenza di un tesserato degli EPS”.
Premesso che le associazioni sono in genere affiliate alle Federazioni per la parte agonistica professionistica e agli EPS per la parte amatoriale, premesso che l’associazione ha eseguito i protocolli sanitari e ha tutte le garanzie richieste, come mai una Associazione affiliata alla Federazione può svolgere gli allenamenti ed attività e una associazione affiliata ad un EPS non può?
Perché questa differenza nei protocolli?
Da conoscitore dell’ambiente sportivo ho le idee chiare e so accettare anche le “Ragioni di Stato” se mi verrà richiesto.
Non posso però, nella qualità e nei compiti che sono propri di chi deve guidare una squadra di circa quattromila associazioni e più di seicentomila soci, non tentare di aprire un punto di riflessione forte e autorevole su un problema sociale così esteso.
Non essendo gli EPS una categoria sindacale né una forza produttiva, potremmo essere non considerati, magari come il CONI che fa risonanza, ma siamo gli operatori silenziosi sparsi capillarmente sul territorio della nostra Nazione e con orgoglio di appartenenza a quel Terzo Settore tanto utile a tutti.
Qualora Lei Sig. Presidente volesse benevolmente onorarmi, sono a Sua disposizione.
Con deferenza e stima, Le porgo anche gli auguri di una serena e Santa Pasqua.
Presidente CSAIn
Luigi Fortuna
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