Presentazione progetto CSAIn “Tornare a Vivere in libertà
Il 27 aprile, è stato presentato il progetto CSAIn “Tornare a Vivere in libertà”, con un seminario su piattaforma zoom
Sono intervenuti:
Luigi Fortuna Presidente CSAIn
Flavio Siniscalchi Capo Dipartimento per lo Sport
Gloria Peritore Pluricampionessa di Kickboxing, MMA e pugilato
Salvatore Bartolo Spinella Vicepresidente Vicario CSAIn
Salvo Filippello Componente Commissione progetto
Il progetto “Tornare a vivere in libertà”, iniziato a febbraio 2023 e che avrà una durata di dodici mesi, fino a febbraio 2024, è un progetto finanziato dal Dipartimento per lo Sport, struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’esercizio delle funzioni in materia di sport, nell’ambito degli interventi finalizzati alla promozione dell’attività sportiva e all’integrazione tra Sport, pianificazione e/o rigenerazione urbana e tecnologia applicata al benessere. Come Ente sentiamo forte la responsabilità di fare bene la nostra parte e l’esigenza di realizzare dei percorsi di innovazione per rispondere in modo nuovo ed efficace alle nuove domande e alle nuove necessità dei cittadini di fare pratica sportiva. Già da tempo, per far fronte alla emergenza pandemica ed alla necessità di adeguare il modo di fare sport, CSAIn ha iniziato a sperimentare e realizzare dei percorsi innovativi per rispondere in modo efficace alle nuove domande e alle nuove necessità dei cittadini di fare pratica sportiva. Con questo progetto CSAIn punta a riorganizzare il modo di promuovere ed erogare le attività sportive sul territorio nazionale. L’idea del progetto, parte dalla valorizzazione di tutti quegli aspetti resilienti ereditati dell’esperienza pandemica ed in particolare intende valorizzare due aspetti: la lezione che tutti abbiamo avuto sull’utilizzo «forzato» della tecnologia che, da vincolo, è diventata risorsa sotto forma di nuovo e potente strumento per implementare l’attività sportiva in presenza, arricchendola di contenuti, modalità attuative, possibilità ed incontro di nuovi gruppi di amici e il nuovo uso degli spazi aperti, che verranno vissuti come luoghi partecipati in termini di «nuove frontiere sportive» dove praticare attività outdoor in un’ottica di nuove connessioni sinergiche con i territori. Gli obiettivi principali sono: incrementare la diffusione della pratica sportiva attraverso la promozione di modelli sostenibili e innovativi, anche con l’ausilio della modernissima tecnologia tridimensionale del «Metaverso»; incentivare la pratica sportiva anche in spazi urbani desueti ed abbandonati, quali piazze, parchi e quartieri di periferia, attraverso la valorizzazione dell’interconnessione digitale e l’innovazione tecnologica; favorire la pratica sportiva nelle scuole, specie in quelle di primo grado con l’affiancamento di istruttori agli insegnanti curriculari; promuovere la socializzazione di nuovi modelli organizzativi di fare pratica sportiva, anche con il coinvolgimento di influencer per educare alla salute, ai corretti stili alimentari e allo sport. L’intenzione è di coinvolgere nel progetto di avvicinamento alla pratica sportiva almeno 17.500 soggetti inattivi, di formare 150 tecnici da coinvolgere sui territori nell’animazione delle piazze multidisciplinari e negli altri ambiti progettuali, di realizzare un canale Youtube per promuovere la pratica sportiva e per mettere in rete le piazze, i parchi, le scuole e le ASD e SSD nelle giornate dello sport. Si realizzeranno inoltre, alcuni tutorial promozionali di pratiche sportive di base, da diffondere attraverso App, canali social e piattaforme informatiche, percorsi di avvicinamento allo sport all’interno delle scuole di primo grado e nei centri anziani. Il progetto prevede dei numeri minimi da raggiungere con le varie in iniziative: 6000 bambini dai 6 agli 11 anni della scuola primaria con particolare attenzione alle scuole di periferia; 5000 ragazzi dai 12 ai 24 anni della scuola di secondo grado o universitari; 5000 over 65 che frequentano i centri anziani o risiedono nelle RSA; 1500 diversamente abili utilizzando la pratica sportiva come forma di integrazione sociale; 3000 tra ASD e SSD, 424 associazioni di base, 28 APS; 100 scuole; 60 centri anziani ed RSA. Saranno inoltre coinvolte tutte le 20 regioni e 69 province dove CSAIn è presente con i propri Comitati regionali e provinciali. Come sempre, l’Ente è pronto a fare la sua parte nell’interesse dei propri affiliati ed associati e ad accettare nuove sfide.